W e i d e n t h a l   29.04.2012  

Cäcilienverein 1869 Weidenthal
Musik verbindet - Musik berührt
30 Jahre Chorfreundschaft CV Weidenthal – Coro La Rocca


Traduzione

Cäcilienverein unter der Leitung von Lothar Bendel

Mit einem begeisternden Konzert unter dem Motto „Musik verbindet – Musik berührt“ feierte der Cäcilienverein 1869 Weidenthal (CV) seine 30-jährige Chorfreundschaft mit dem italienischen Coro La Rocca. Neben den beiden erfreuten der Junge Chor Weidenthal und die Sopranistin Antonietta Jana die vollbesetzte Weidenthaler Sporthalle mit gelungenen Darbietungen.

„Ein Lied beherrscht die ganze Welt“: Mit diesem Stück eröffnete der Cäcilienverein und Dirigent Lothar Bendel den Abend unter dem Motto „Musik verbindet, Musik berührt“.

Erwin Heidt begrüßte als erster Vorsitzender den befreundeten Gastchor aus dem lombardischen Appiano Gentile, den Jungen Chor Weidenthal sowie die Ehrengäste: Den stellvertretenden Verbandsbürgermeister Hans Seiberth, Ortsbürgermeister Bernhard Groborz, den Beigeordneten Ralf Kretner, den frisch gewählten zukünftigen Verbandsbürgermeister Manfred Kirr, Pfarrer Franz Neumer und Kaplan Balaswami.

Vor 30 Jahren wurde eine bis heute andauernde internationale Freundschaft zwischen den zwei Chören begründet. Mitinitiator Hubert Meier vom CV besuchte in Appiano Gentile, zusammen mit Coro-Sänger Claudio Guzetti , die Proben des Coro La Rocca. Zu Gast bei CV-Sänger Hans Schneider reifte bei einem Glas Wein die Idee zu einem gemeinsamen Konzert, das 1982 in Weidenthal stattfand. Danach verfestigte sich der Kontakt zu einer Chorfreundschaft, die seit dreißig Jahren besteht. Inzwischen haben beide Chöre gemeinsam 12 Konzerte bestritten.

Erwin Heidt bezeichnete den Coro La Rocca mit seinen leisen und warmen Tönen als die „Stimme der Lombardei“, dessen Auftritte inzwischen zu einer festen Institution in Weidenthal geworden sind.

Der Abend war gekennzeichnet durch seinen völkerverbindenden Charakter. Zur Überwindung der Sprachbarriere wurden die Ansprachen sogleich von Frau Christiane Stroh ins Italienische übersetzt.

Der CV setzte seinen Auftritt mit besinnlichen Stücken u. A. von Felix-Mendelson-Bartholdy fort. Franz Schuberts „Ständchen“ schloß dessen ersten Zyklus ab, und bildete für Antonietta Jana, die Solistin des Abends, zugleich die Eröffnung. Anschließend sang sie sich, am Piano begleitet von Lothar Bendel, mit den Belcanto-Stücken „Aprile“ und „Amor mi fa cantare“, in die Herzen des Publikums. Es folgten „Hymnen an die Liebe“ wie „Amorosi miei giorni“ von Stefano Donaudy.

Die dem Menschen eigene Sehnsucht nach Liebe und Geborgenheit drückte der Junge Chor Weidenthal mit Liedern aus populären Kinofilmen oder auch von Hubert von Goisern aus: „Weit, weit weg“ und „Fly with me“. Er bewies mit seinen modernen, teilweise englischsprachigen Adaptionen, daß Chormusik auch heute noch junge Sänger ansprechen kann.

 


Coro La Rocca

Mit „wunderschönen Liebesliedern“ zum Wonnemonat Mai und weiteren „märchenhaften“ Stücken bewies der Coro La Rocca, einer der führenden Chöre der Lombardei, seine Klasse: „Fiabe – Märchen“ von M. Maiero und „La Bergera – Die Frau aus den Bergen“ von Pedrotti.

Mit humorvollen Worten annoncierte Werner Wenzel die Canti „Tu vuoi marito Nina – Nina, möchtest Du einen Mann“ und „Vola Vola Vola – Fliege Fliege Fliege“ (Lucchina), sowie „Ul Magnano – Der Kaminfeger“ (G. Brazzola). Dafür erntete der Coro La Rocca Beifallsstürme.

Einen Schwenk hin zur Revue-Musik vollzogen Antonietta Jana und Lothar Bendel mit „Kauf Dir einen bunten Luftballon“ und „Wir machen Musik“. Die Klage „Benjamin, ich hab‘ nichts anzuziehen“ sollte Antonietta Jana besser nicht anstimmen, schließlich bezauberte sie das Publikum über den Abend hinweg mit vier eleganten Galakleidern. Mit „Er heißt Waldemar“ brachten sie den Saal zum Kochen.

Nach dem besinnlichen „Halleluja“ von Leonard Cohen aus den 80er Jahren wagte sich der Junge Chor Weidenthal an die schwierige Interpretation von Hard-Rock bzw. Heavy Metal, und konnte mit dem RAMMSTEIN-Erfolg „Engel“ voll überzeugen. Mit „Eye of the Tiger“ aus den Rocky-Filmen verabschiedete sich der Junge Chor eindrucksvoll von der Bühne.

Am Piano begleitet von Klaus Demut präsentierte der gastgebende Cäcilienverein einige schmissige Evergreens, etwa „Veronika der Lenz ist da“ und „Mein kleiner grüner Kaktus“. Zum Abschluß erntete er mit der ABBA-Adaption „Danke für die Stunden“ einen begeisterten Applaus.

 

von Dr. Michael Umlauff


CV Weidenthal – Coro La Rocca:
Trentesimo anniversario di un’amicizia

Con un entusiasmante concerto sotto il motto „La musica unisce – la musica commuove“, la società corale Cäcilienverein 1869 Weidenthal (CV) ha festeggiato la sua amicizia trentennale con il Coro la Rocca (Italia). I due Cori, il Coro giovanile di Weidenthal e la sopranista Antonietta Jana hanno allietato il numeroso pubblico nella palestra di Weidenthal con magnifiche rappresentazioni.

La società corale Cäcilienverein con il suo dirigente Lothar Bendel ha aperto la serata con la canzone „Ein Lied beherrscht die ganze Welt“ (Una canzone domina tutto il mondo). Il motto della serata era: “La musica unisce, la musica commuove”.

Erwin Heidt, il primo presidente del Cäcilienverein, ha salutato il coro ospite di Appiano Gentile (Lombardia, Italia), il coro giovanile di Weidenthal e gli ospiti d’onore: L’assessore comunale dell’associazione dei comuni di Lambrecht Hans Seiberth, il sindaco del comune di Weidenthal  Bernhard Groborz, l’assessore Ralf Kretner, il sindaco dell’associazione dei comuni di Lambrecht Manfred Kirr (eletto da poco tempo), il padre Franz Neumer e il cappellano Balaswami.

L’amicizia duratura tra i due cori, italiano e tedesco, è cominciata trent’anni fa. Il co-iniziatore Hubert Meier del Cäcilienverein ha visitato le prove del Coro la Rocca a Appiano Gentile insieme al cantante Claudio Guzzetti (del Coro la Rocca). A casa del cantante Hans-Schneider (Cäcilienverein), attorno a bicchieri di vino, l’idea è nata di organizzare insieme un concerto per cori. Il primo concerto comune ha avuto luogo a Weidenthal nel 1982. Da allora, i contatti si sono consolidati: E‘ nata un’amicizia che esiste da trent’anni.  Nel frattempo, i due cori hanno organizzato dodici concerti comuni.

Il Coro la Rocca con i suoi suoni delicati e dolci è la voce della Lombardia, come ha detto il signor Heidt. Col tempo, i concerti del Coro la Rocca sono diventati un’istituzione a Weidenthal.

La serata aveva un carattere internazionale e amichevole. Per sormontare le barriere linguistiche, i discorsi sono stati tradotti in italiano da Christiane Stroh.

Il CV ha continuato la sua rappresentazione con brani contemplativi, tra l’altro di Felix-Mendelssohn-Bartholdy. La serenata di Franz Schubert era l’ultima canzone della prima parte della rappresentazione del CV e al contempo la prima contribuzione della solista della serata: Antonietta Jana.  In seguito, Antonietta Jana, accompagnata al pianoforte da Klaus Demuth, ha cantato “Aprile” e „Amor mi fa cantare“, due brani in stile belcantistico. La bella voce della solista ha incantato i cuori degli ascoltatori.  Dopo, si potevano ascoltare “inni all’amore”, come “Amorosi miei giorni” di Stefano Donaudy.

Le canzoni eseguite dal coro giovanile – si trattava di musica proveniente da film molto popolari del cinema come “Fly with me” (Vola con me) e di una canzone del compositore Hubert von Goisern “Weit weit weg” (Molto lontano) - esprimevano la nostalgia dell’amore e della sicurezza, emozioni tipiche dell’uomo.  Si vede allora che il coro con la sua musica moderna, anche inglese, può entusiasmare anche i cantanti giovani di oggi.

Con una bella canzone di primavera e d’amore (“Maggio”) e canzoni “fiabesche” („Fiabe“ di M. Maiero e „La Bergera“ di Pedrotti), il Coro la Rocca, uno dei cori più conosciuti di Lombardia, ha dimostrato il suo talento.

Werner Wenzel ha annunciato con parole umoristiche i canti „Tu vuoi marito Nina“, „Vola Vola Vola“ (Lucchina) e „Ul Magnano “ (G. Brazzola). La rappresentazione del Coro la Rocca si è conclusa con un lungo applauso.

Cambiando il genere musicale, la signora Jana e il signor Bendel si sono concentrati sulla musica di varietà con: „Kauf Dir einen bunten Luftballon“ (Comprati un palloncino multicolore) e „Wir machen Musik“ (Facciamo musica). In fondo, la lamentela „Benjamin, ich hab‘ nichts anzuziehen“ (Benjamin, non ho i vestiti adeguati) non si addice alla signora Jana perché quest’ultima ha cambiato i vestiti quattro volte durante la serata, incantando il pubblico con abiti molto eleganti. Con la canzone „Er heißt Waldemar“ (Si chiama Waldemar), la signora Jana ha entusiasmato ancora di più il suo pubblico.

Dopo il „Halleluja“, canzone contemplativa di Leonard Cohen degli anni 80, il Coro giovanile si è avventurato nell’interpretazione di musica Hard-Rock e Heavy Metal e ha pienamente convinto il pubblico con un hit del gruppo  RAMMSTEIN: „Engel“  (Angelo). Con „Eye of the Tiger“ (Occhio del tigre) dei film „Rocky“, il coro giovanile ha chiuso la sua rappresentazione.

Accompagnato al pianoforte da Klaus Demut, il coro Cäcilienverein, che aveva organizzato la serata, ha presentato alcuni „evergreen“ animati, come „Veronika der Lenz ist da“ (Veronika la primavera è arrivata) e „My little green cactus“ (Il mio piccolo cactus verde). Alla fine del concerto, il CV ha presentato la canzone del gruppo ABBA „Thank you for the music“ (Grazie per la musica). Il pubblico l‘ha ringraziato con un grande applauso.

 

Dr. Michael Umlauff, Weidenthal, 29 aprile 2012